martedì 31 dicembre 2013

CAMBIA LA TUA VITA PARTE 2)

2 - Gli ostacoli al cambiamento e come superarli

27.07.2013 16:52

ostacoloCambia la tua vita!

Corso teorico-pratico in 4 parti

2 - Gli ostacoli al cambiamento e come superarli
 

Nella prima parte abbiamo parlato dei motivi che ci spingono al cambiamento e della paura che spesso ci blocca e ci impedisce di procedere nella direzione voluta. Esaminiamo adesso gli altri ostacoli al cambiamento e vediamo come affrontarli e superarli.

Secondo ostacolo: resistenze da parte delle persone che ci stanno intorno.

Spesso succede che quando decidiamo di cambiare le persone che ci stanno intorno oppongono delle resistenze più o meno forti.
Esse ci hanno già etichettato in un certo modo e questo dà loro sicurezza, sanno in anticipo come prenderci in ogni circostanza, sanno come controbattere alle nostre argomentazioni, sanno come sfruttare i nostri punti deboli. Il nostro cambiamento avrà come prima conseguenza il loro disorientamento: si sentiranno spiazzati e reagiranno scoraggiando i nostri cambiamenti, fino al punto da ridicolizzarci, o diventando aggressivi nei nostri confronti. Mettete dunque in conto che ogni vostro cambiamento susciterà delle reazioni intorno a voi. Tralasciamo le reazioni positive da parte di chi veramente vi ama e accoglie favorevolmente ogni vostro cambiamento e occupiamoci di quelli che reagiscono negativamente.

Superare l'ostacolo

La prima cosa da fare è quella di chiedersi se queste persone ci sono veramente care e ci stanno a cuore. Nel caso in cui si trattasse di persone con le quali abbiamo a che fare in modo occasionale o con le quali non abbiamo un forte legame affettivo, la miglior cosa da fare è di non curarsi affatto delle loro reazioni. Lasciateli parlare e proseguiti diritti per la vostra strada incuranti di ogni loro commento. Anzi, se li evitate, almeno nella prima fase dei vostri cambiamenti, è meglio per voi e per loro stessi: eviterete così di disperdere preziose energie nel tentativo di giustificarvi o di controbattere.
Se perseguirete il cambiamento con determinazione, vedrete che scompariranno come per incanto dalla vostra vita; quelli che resteranno smetteranno di darvi fastidio.

Se invece le persone che non reagiscono bene al vostro cambiamento vi sono care e non intendete comprometterne i rapporti, allora è meglio che spieghiate loro in modo franco e diretto le regioni del vostro cambiamento e li rassicuriate che niente cambierà nei sentimenti che nutrite per loro. Se si tratta di persone che in un modo o nell'altro dipendono da voi, figli o coniuge, dimostrate con il vostro comportamento che niente è cambiato nei loro confronti e che anzi i cambiamenti da voi intrapresi apporteranno dei benefici anche a loro.
Non cercate comunque di imporre con la forza le vostre decisioni perché questo susciterebbe la loro reazione e acuirebbe la loro ostilità nei vostri confronti. La cosa migliore la fare è, come al solito, ricorrere all'immaginazione creativa. Sedetevi calmi e rilassati e immaginatevi nella nuova situazione, immaginate le persone a voi care che capisco e approvano i vostri cambiamenti, immaginate i cambiamenti e le conseguenze positive per voi e per loro stessi. Per rafforzare tutto questo potete ripetervi la seguente affermazione: "Le persone che amo approvano, apprezzano e sostengono i miei cambiamenti perché sanno che andrà tutto bene per tutti noi".   


pigriziaTerso ostacolo: la pigrizia.

Prima di attribuire alla pigrizia eventuali vostre remore al cambiamento, accertatevi che essa non nasconda qualcosa di più profondo. Può essere che la pigrizia che sentite riveli una mancanza di energia, un senso di inadeguatezza nei confronti dei cambiamenti che volete effettuare o delle vere e proprie paure. Potete scoprire cosa si nasconde dietro la vostra pigrizia nella tranquillità e nel silenzio interiore.
Se vi accorgete che la pigrizia nasconde qualcos'altro, andate a leggervi la parte di questo corso che vi riguarda. Se invece si tratta di vera e propria pigrizia, il primo errore da non fare è quello di sottovalutarla.
Noi siamo, per la maggior parte, degli esseri pigri: amiamo le nostre piccole comodità e sicurezze e, pur di conservarcele, siamo disposti anche a barattare per essi la nostra felicità futura. Siamo pigri e indolenti, perché così ci hanno ridotto quei poteri della società che hanno tutto l'interesse a fare di noi degli individui docili e malleabili.
Non sottovalutiamo, dunque, la nostra pigrizia. Normalmente siamo portati a credere che prima o poi passerà e non facciamo  niente per superarla. Armiamoci allora di coraggio e pazienza e facciamo di tutto per superare quest'altro ostacolo.
Innanzitutto non combattiamo la nostra pigrizia, non faremmo altro che dirigervi sempre più energia e renderla sempre più forte. La cosa migliore da fare è quella di passare subito all'azione. Ogni cosa come sempre si supera con il suo contrario. Dobbiamo cercare di non forzarci verso la nuova direzione; questo non vuol dire non fare niente anzi, al contrario, vuol dire compiere deliberatamente delle azioni che vanno nella direzione del cambiamento. Poiché la pigrizia ci impedisce di essere attivi e dinamici, dobbiamo apportare piccoli cambiamenti graduali in modo da superare la pigrizia quasi senza rendercene conto. Potete aiutarvi con la seguente affermazione: “Io sono intraprendente, dinamico, attivo”.

Quarto ostacolo: non sappiamo veramente quello che vogliamo.

Spesso, però, non sappiamo veramente quello che vogliamo. Oscilliamo da un proposito ad un altro, un giorno vogliamo una cosa e il giorno dopo, se non qualche ora dopo, ne vogliamo una completamente diversa. I nostri propositi sono come delle foglie al vento perché subiamo l'influenza di tante stimolazioni e non siamo in grado di distinguere ciò che fa veramente per noi. Tutto questo naturalmente fa il gioco di quanti vogliono accrescere il proprio potere e la propria ricchezza sfruttando le nostre debolezze: siamo bombardati da messaggi pubblicitari in ogni momento della nostra giornata e così finiamo col desiderare cose che realmente non vogliamo e che una volta ottenute ci lasciano con un senso di insoddisfazione e frustrazione.  I media, inoltre, ci propongono stili di vita che spesso non corrispondono alle nostre esigenze e interessi più veri.

Superare l’ostacolo

Per prima cosa dobbiamo fare chiarezza in noi stessi. Sediamoci nel nostro solito posto, stacchiamo ogni contatto con il mondo e raggiungiamo la quiete interiore. A questo punto chiediamoci cosa vogliamo veramente. Un modo per sapere se quello che vogliamo ci appartiene veramente, è quello di immaginarci un po' più avanti nel futuro, diciamo tra alcuni mesi o qualche anno, con il risultato già raggiunto. Se questo ci riempie di gioia e soddisfazione, molto probabilmente quello che vogliamo è in sintonia con il nostro io più profondo; se invece ci ritroviamo insoddisfatti e ansiosi di avere altro e di più, molto probabilmente il raggiungimento di quell'obiettivo non ci darà la soddisfazione sperata e stiamo cercando di soddisfare un desiderio indotto.
Adesso che abbiamo fatto chiarezza dentro di noi, facciamo una lista di quello che vogliamo essere: mettiamo l'accento sui chi e cosa vogliamo essere piuttosto che su quello che vogliamo ottenere.  Ricordiamo che ogni cambiamento deve prima avvenire dentro di noi.

Una volta completata la lista, diamoci delle priorità, e cominciamo ad agire come se quelle qualità le avessimo già, come se facessero parte del nostro essere. Nella maggior parte dei casi è consigliabile procedere per gradi, senza fretta e soprattutto senza alcuna ansia. Col tempo e con la perseveranza ci ritroveremo, quasi senza rendercene conto, con i cambiamenti già attuati .


guida spirituale Quinto ostacolo: pensiamo di non essere in grado di farcela da soli e cerchiamo un maestro o una guida.

È questa la situazione più comune. Ogni volta che ci accingiamo a fare un cambiamento, cerchiamo sempre qualcuno che ci faccia da guida o da maestro. Pensiamo di non essere abbastanza maturi o abbastanza preparati o abbastanza in gamba da potere affrontare da soli il nuovo che tanto agogniamo.
Secondo don Juan, il maestro di Carlos Castaneda, abbiamo già dentro di noi tutte le risorse per cambiare, se abbiamo bisogno di un maestro, è solo nell'enfasi che questi pone nei suoi insegnamenti, cioè nell'incoraggiamento e nello sprone che ci dà con la sua guida e il suo esempio. Sono solo le nostre insicurezze che ci spingono a cercare aiuto.
Purtroppo molti dei cosiddetti " maestri " o " guru " approfittano di tale debolezza per costruire i loro lauti guadagni a spese degli sciocchi che si rivolgono a loro. Se da un lato è perfettamente legittimo, anzi auspicabile, che si cerchino informazioni, lezioni, corsi e guide, dall'altro lato bisogna stare molto attenti perché il mondo è pieno di furbastri pronti ad approfittare degli sprovveduti.

Superare l'ostacolo

Sappiate innanzitutto di avere in voi tutte le necessarie risorse che cercate. C'è dentro ognuno di noi un mare immenso di conoscenza che aspetta solo di essere portato alla luce. Anzi, uno dei segni che ci troviamo sulla via giusta verso un ampliamento della nostra consapevolezza è proprio tutta una serie di informazioni che ci vengono, chissà come e da dove, tramite l'intuito.
La ricerca di una guida ha più a che fare con la nostra insicurezza che con la realtà delle cose. Basterebbe che noi credessimo un tantino di più in noi stessi e istintivamente ci troveremmo a fare i passi necessari per trovare le giuste informazioni. Non voglio dire che non si debba ricorrere a guide, voglio solo dire che questo bisogno deve partire da una reale situazione di inadeguatezza e non dalle nostre insicurezze. Leggi, informati, fai quanto è necessario per lo sviluppo della tua persona, ma non buttarti a capofitto su un ogni nuovo libro, ogni corso che trovi nella tua città o nelle vicinanze, perché molto spesso hai bisogno soltanto di rinchiuderti nel tuo silenzio per trovare in te tutto quello che ti serve.

bimbo che piangeSesto ostacolo: abbiamo bisogno di continuo incoraggiamento e reiterate conferme e, se non li otteniamo, ci scoraggiamo alla prima contrarietà: è la sindrome del "povero bimbo".

Una conseguenza nefasta della nostra debolezza interiore è che abbiamo bisogno di continuo incoraggiamento per proseguire nel nostro percorso evolutivo. Appena ci imbattiamo nella più piccola contrarietà, cadiamo nella più profonda prostrazione, ci sentiamo incapaci di procedere e abbandoniamo ogni cosa. Oltre il 95% delle persone che decidono di cambiare, dopo i primi tentativi, abbandonano clamorosamente e gettano la spugna. Semplicemente non sono in grado di affrontare difficoltà, contrarietà e rifiuti.
La società ci ha fatti diventare così deboli e insicuri che abbiamo bisogno di continui stimoli e conferme da chi ci circonda. Siamo dei “poveri bimbi” incapaci di muovere autonomamente i propri passi e di affrontare con coraggio e determinazione ogni situazione. È chiaro che in questo modo non avanzeremo di molto; nessuno può darci la sicurezza che non abbiamo e nessuno può darci le conferme che ci servono; anzi, molto spesso, tutto quello che circonda sembra fatto apposta per scoraggiarci e farci mollare.

Che fare per superare quest'altro ostacolo?

Avere qualcuno che ci sostenga e ci incoraggi è senz'altro una cosa positiva, ma spesso non riusciamo a trovarlo e se ci rivolgiamo ai professionisti, quando sono dei veri maestri e non dei profittatori, è difficile che abbiano del tempo da dedicare personalmente a noi.
Allora è il caso di riscoprire le grandi risorse che sono dentro ogni essere umano e che aspettano soltanto di essere tirate fuori.
Come sempre è una questione di consapevolezza. Se siamo veramente determinati a cambiare, siamo anche disposti a fare tutto quello che è necessario, piccoli o grandi sacrifici compresi.
 A questo punto è necessario fare una ricognizione delle proprie debolezze. Ci metteremo in un posto tranquillo e faremo un elenco delle nostre paure e insicurezze. Una volta individuati i nostri punti deboli possiamo costruire delle affermazioni che suggeriscano al nostro subconscio le nostre nuove qualità che vogliamo avere; poi passeremo a immaginarci come se quelle qualità le avessimo veramente. In tal modo, dopo il tempo necessario alla loro assimilazione, riusciremo a superare la sindrome del povero bimbo.

Topolino Veniamo assaliti dai dubbi.

Anche se affrontiamo il cambiamento con coraggio, serietà e determinazione ci capiterà spesso di venire assaliti dai dubbi: sto andando nella direzione giusta? Sto procedendo abbastanza speditamente? Sarò felice una volta che avrò messo in atto i miei cambiamenti? E se poi non sarà così come io penso? Sappiate che essere assaliti dai dubbi è del tutto normale: è il vostro vecchio io che sta facendo di tutto per scoraggiarvi e impedirvi di procedere. Il vostro vecchio io si è costruito a fatica un suo piccolo mondo dove, anche se non ci sono sorprese e non è del tutto soddisfacente, si sente sicuro e protetto. Abbandonare questo piccolo mondo lo disorienta e lo spaventa e così farà di tutto per impedirvi di cambiare. La cosa migliore da fare è ignorare ogni dubbio e procedere dritti per la propria strada. Se li ignorate, si faranno sempre più deboli e meno invadenti e col tempo scompariranno del tutto. Non commettete l'errore di prestarvi attenzione perché conferireste loro un'importanza che non hanno, li carichereste di energia con il risultato di ingigantirli e perpetuarli. Come dice Dante, non ti curar di lor ma guarda e passa.

Settimo ostacolo: non abbiamo abbastanza energia.

Questo è uno degli ostacoli più seri, soprattutto perché non ce ne rendiamo conto. Siamo così abituati a sperperare la nostra energia nelle piccole cose di ogni giorno, nei nostri vizi, nei nostri timori e nelle nostre debolezze che consideriamo questo stato di cose del tutto normale. Solo che ci sentiamo fiacchi e indolenti, ci ammaliamo con una certa frequenza, se non spesso, siamo pervasi sempre da un sottile senso di insoddisfazione e da una rabbia diffusa che non aspetta altro che il momento giusto per esprimersi in violenti scoppi d'ira. La maggior parte dell'uomo medio si trova in queste condizioni e le giudica del tutto normali. In realtà il loro livello energetico è molto basso e la qualità vibrazionale della loro consapevolezza è cosi lenta che attira a loro le tristi condizioni di vita in cui versano. Bisogna fare di tutto per recuperare energia. E' l'energia che ci permette di affrontare ogni cosa ed è sempre l'energia che ci permette di attrarre a noi quello che desideriamo. Trovarsi ad un basso livello energetico ci garantisce appena la sopravvivenza. Diamoci da fare dunque per elevare il nostro livello di energia. A questo proposito leggi"Accrescere il proprio potere di attrazione".

Cambia la tua vita!
Corso teorico-pratico

Premessa
1 – Decidersi a cambiare
2 - Ostacoli al cambiamento e come superarli
3 - Scegliere, progettare, pianificare e attuare il cambiamento
4 – Gli strumenti per cambiare


Maggiori informazioni http://www.tuttoscorre.net/news/a2-gli-ostacoli-al-cambiamento-e-come-superarli/

lunedì 30 dicembre 2013

Musica Rilassante su Immagini di Natura per un momento di Relax


AUGURI E BUONA VITA A TUTTI


venerdì 27 dicembre 2013

CAMBIA LA TUA VITA PARTE 1)

1 - Decidersi a cambiare

15.07.2013 15:55
cambiare vita

Cambia la tua vita

1 Decidersi a cambiare
 

Quante volte ci siamo trovati nella condizione di mandare tutto a quel paese e dare una svolta decisiva alla nostra vita?

Ognuno di noi, prima o poi, ha avvertito l'esigenza di cambiare vita.

Non parlo dell'intenzione generica di mollare tutto, quella che ci viene istintivamente alla minima contrarietà, al primo segno di scoraggiamento o di depressione, quando abbiamo litigato col partner, abbiamo avuto problemi con il capufficio o con i sottoposti, quando siamo impantanati nel traffico mentre stiamo andando a quel ricevimento che sappiamo ci annoierà tanto, quando stiamo facendo una lunga coda per andare a pagare le bollette o le tasse, quando ci troviamo, insomma, di fronte alle piccole contrarietà del quotidiano.

Non parlo neanche del proposito istintivo di cambiare vita quando le cose non vanno per il verso giusto, quando tutto sembra andare contro di noi ed il mondo sembra crollarci addosso. Normalmente, in un modo o nell'altro, ci riprendiamo dalla crisi e tutto ritorna come prima. È stato solo un momento di disorientamento e alla fine siamo ritornati alla solita routine.

Non parlo neanche della voglia di cambiare aria, quella che ci spinge a prenotare un hotel nel posto più lontano e passarvi una deliziosa vacanza, che ci spinge a farci un’amante o a darci ai bagordi come ai tempi dell'università... Tutte cose belle, d'accordo, ma rappresentano soltanto un'evasione, una digressione, una parentesi che primo poi chiuderemo per ritornare alla vita di sempre.

cambia_cieloParlo invece del proposito ragionato, meditato e a lungo rimuginato, di dare una svolta decisiva alla nostra esistenza. E' un momento in cui, pur non essendo pressati da motivi particolari, sentiamo crescere sempre più il fastidio, per non dire l'insofferenza, nei confronti della vita di tutti giorni. Abbiamo bisogno di novità, di avventura e di qualcosa di eccitante che ci dia finalmente la carica per fare ed esperire tutto quello che ci è stato negato fino a questo momento. Si tratta, dunque, di un'intenzione che viene dalla parte più profonda di noi stessi, una nuova determinazione che scaturisce dal nostro io più vero, quello che ci ha parlato per tanti anni e che abbiamo fatto finta di non sentire o che abbiamo deliberatamente messo a tacere. E' la sana voglia di riscattarci di anni e anni di mediocrità, subordinazione e noia, anni e anni passati a far tutto tranne quello che ci piace veramente e ci sta a cuore. 

Molti affrontano il cambiamento d’istinto, buttandosi a testa bassa nel nuovo. Sempre meglio che restare fermi. Ma cambiare vita è una scelta deliberata e consapevole che comporta innanzitutto l'assunzione di nuove responsabilità e la determinazione ferma e incrollabile a mettere in atto tutto quel che è necessario. Solo in questo caso si può parlare davvero di cambiamento.

Ci siamo decisi, dunque, a cambiare vita.

Lo vogliamo con tutte le nostre forze, con l'urgenza di chi sa di aver tutto da guadagnare e niente da perdere, con l'entusiasmo di un giovane che sente di avere il mondo nelle sue mani. E finalmente ci accingiamo a cambiare.

Ma adesso, proprio adesso che ci siamo finalmente decisi, adesso che abbiamo preso il coraggio a quattro mani, tutto sembra cospirare contro, tutto si mette in moto per dissuaderci dal nostro proposito e farci ripiombare nella grigia monotonia di sempre.

Questo è un momento decisivo: se molliamo adesso, se permettiamo agli eventi esterni di scoraggiarci, se non tiriamo fuori i nostri attributi, corriamo il serio rischio di farci condizionare dalle cose di sempre e chissà quando ritroveremo il coraggio e la determinazione di cambiare.

Che fare allora?  

Se abbiamo deciso "veramente" di cambiare vita, se il nostro non è un proposito estemporaneo ma una decisione seria, ponderata e determinata, dobbiamo sapere che cambiare non è per niente facile. Anzi, cambiare veramente è una delle cose più difficili che un uomo possa fare.
Cosa succede quando un uomo decide di cambiare?
La sua decisione mette in moto, dentro e fuori di sé, una nuova energia che si espande nell’Universo, a cominciare dall'ambiente più vicino, recando con sé un nuovo messaggio: io voglio vivere una nuova vita. Inevitabilmente questo nuovo messaggio incontrerà energie positive (favorevoli al cambiamento) ed energie negative (contrarie). Le energie negative si manifesteranno sotto forma di ostacoli.
 È bene allora conoscere la natura di questi ostacoli per essere in grado di superarli agevolmente.

paura di sbagliarePrimo ostacolo: la paura.

Spesso la nostra paura è inconscia, e quindi più subdola, più difficile da riconoscere e da combattere. In realtà non si tratta mai di una sola paura, ma di tante paure messe insieme: paura della nuova situazione in cui ci verremo trovare, paura di perdere le persone care, paura di perdere la stima e la considerazione degli altri, paura di non essere in grado di farcela, e via dicendo. In sintesi, potremmo definire tutte queste paure con l'espressione: "paura dell'ignoto". In realtà è l'ignoto a spaventarci. Tutte le paure hanno origine da questa paura primordiale, radicata nel nostro inconscio: il nuovo, tutto quello che non conosciamo, tutto quello che è al di fuori del nostro comodo quotidiano, ci spaventa. Questa paura è del tutto naturale e, se non ne prendiamo consapevolezza, può bloccare sul nascere qualsiasi nostra iniziativa di cambiamento, cosa che di regola succede nella normalità dei casi.

Superare la paura

Innanzitutto è necessario prenderne consapevolezza. La consapevolezza è come un faro che illumina l'ignoto e ci dà una direzione precisa.

Sediamo in silenzio con noi stessi e cerchiamo di prendere consapevolezza delle nostre paure: facciamo, se necessario, un elenco delle nostre paure più grandi. Una volta presa consapevolezza delle nostre paure, dobbiamo riconoscere che esse sono tutte nella nostra mente e che le proiettiamo nel mondo intorno a noi.
Si tratta dunque di cambiare i nostri pensieri riguardo alle cose che temiamo di più: se pensiamo di non farcela, ripetiamoci in continuazione che possiamo farcela facilmente; se pensiamo di perdere le persone care, ripetiamoci in continuazione che niente potrà toglierci il loro amore; se pensiamo di perdere la stima degli altri, ripetiamoci che perderemo la stima solo di quelli che non entreranno in sintonia con il nostro nuovo modo di concepire e vivere la vita. E così anche per le altre paure.

liberare l'anima[In realtà la paura è qualcosa di più profondo e ancestrale: è la separazione dal nostro IO più profondo e da Tutto Ciò Che E' a generare la paura, una paura metafisica , inscritta in tutte le nostre cellule, nel nostro dna e nel nostro campo energetico. Quando ci siamo separati dall'Uno per esplorare le nuove infinite possibilità che si schiudevano alla nostra esperienza di  Esseri Infiniti e Creatori, abbiamo sentito per la prima volta la paura,  che si orientava in due direzioni diverse: la paura dell'ignoto (con la paura di non farcela e di essere puniti per aver osato spingersi tanto, con conseguente senso di colpa) e la paura di non essere più capaci di ritornare indietro in caso di fallimento, unitamente di alla paura di non essere di nuovo accettati dall'Uno per aver lasciato l'Unità (ancora il senso di colpa). Questa dinamica è simboleggiata dal fatto che, una volta cresciuti, sentiamo l'esigenza di allontanarci dalla famiglia per allargare il nostro campo di azione e nello stesso tempo ne abbiamo paura.
Questa paura ancestrale di natura metafisica non può essere superata in alcun modo con mezzi e tecniche di natura mentale. L'unico modo per venirne fuori è quello di ricongiungersi all'Uno attraverso la presa di coscienza della nostra vera natura di Esseri Infiniti ed Eterni, e un processo di risveglio che ci permetterà di ricongiungerci al nostro Vero Essere e poi all'Infinito: a questo punto la paura sparirà da sola perché non avrà più motivo di esistere. Ma questo è un altro discorso].


Predisporsi al cambiamento

A questo punto dobbiamo fare un certo lavoro su noi stessi per predisporci interiormente al cambiamento.
Immaginiamoci  nella nuova vita che vorremmo vivere, liberi da ogni paura e condizionamento e godiamoci i cambiamenti tanto attesi; viviamo dentro di noi le situazioni che avremmo sempre voluto vivere e sentiamoci pienamente soddisfatti nella nostra nuova vita. Tutto questo, per risultare veramente efficace, deve avvenire più a livello di sensazioni che di pensieri. Non basta immaginare la nuova situazione, è necessario sentire le corrispondenti emozioni di soddisfazione e gratificazione.

 Infine, comportiamoci nella vita di ogni giorno secondo le nuove scelte che abbiamo fatto.

 Non è facile e ci vorrà sicuramente del tempo, ma abbiamo sicuramente fatto un bel passo avanti verso il cambiamento tanto agognato.

Nella seconda parte: gli altri ostacoli al cambiamento e come superarli.
Nella terza parte: scegliere, progettare, pianificare e attuare il cambiamento.
Nella quarta parte: gli strumenti per cambiare.

Maggiori informazioni http://www.tuttoscorre.net/news/a1-decidersi-a-cambiare/

sabato 21 dicembre 2013

CAMBIA LA TUA VITA

Cambia la tua vita

Corso teorico-pratico per cambiare vita. I mezzi e le tecniche  per dare una svolta decisiva alla tua vita e viverla al meglio di te stesso.
Il corso è diviso in quattro parti:
  • 1^ parte: decidersi a cambiare
  • 2^ parte: gli ostacoli al cambiamento e come superarli
  • 3^ parte: scegliere, progettare, pianificare e attuare il cambiamento
  • 4^parte: gli strumenti per cambiare.


Maggiori informazioni http://www.tuttoscorre.net/cambia-la-tua-vita/


Cambia la tua vita: premessa

06.07.2013 17:43
pensiero positivo
Tutto quello che devi sapere per aprirti ad una nuova vita e viverla al meglio di te stesso.

Premessa


In questo corso troverai tutte le informazioni necessarie per dare una svolta decisiva alla tua vita. C'è tutto quello che ti serve sia dal punto di vista teorico che pratico. Certo in ogni cosa c'è sempre da approfondire, nuovi punti di vista da esplorare. Ma tutto quello che trovi in questo corso è un buon ed esaustivo punto di partenza.
Innanzitutto fermati un attimo  e guarda spassionatamente alla situazione in cui ti trovi: se per te le cose vanno male e non sei completamente soddisfatto della tua vita, allora qui puoi trovare molti stimoli e molti strumenti per migliorare. Anche nel caso in cui la tua esistenza proceda con continui alti e bassi, questo corso fa per te. Non hai bisogno assolutamente di leggere queste pagine se invece sei molto soddisfatto di te stesso e procedi con tranquillità e soddisfazione lungo il sentiero della tua esistenza.
Questo corso è concepito per persone che non si trovano in una situazione di avanzata espansione personale e spirituale e che sono ancora legati alla vita e vogliono godersela in tutti i suoi aspetti materiali. Diciamo che è un corso per i "principianti dell'evoluzione", quelli che sono ancora in fase di strutturazione del  loro ego e quindi hanno bisogno di passare attraverso gli aspetti cosiddetti "materiali" della vita. Le virgolette sono d'obbligo vista l'opinabilità di questi concetti.
meditazione al tramontoChi é avanti nel cammino della "spiritualità" non ha bisogno certo di suggerimenti per come cambiare la propria esistenza: ha già trovato un proprio equilibrio e la propria strada. Chi invece ha bisogno ancora di mettersi in gioco con le esperienze del quotidiano troverà utili suggerimenti, i mezzi e le tecniche appropriate.
Le persone che si accingono per la prima volta a migliorare la qualità della propria esistenza sono ancora molto mentali, non si trovano ancora in pieno contatto con il proprio sé divino e non sono capaci di cambiare con facilità la propria realtà. Se ti trovi in questa situazione hai bisogno delle tecniche e degli strumenti specifici contemplati in questo corso.
Ci sarebbe ancora un'altra considerazione da fare: gli spiritualisti "classici" aborriscono interessarsi dei fatti della vita in quanto il loro percorso contempla l'astrazione dalla realtà e l'abbandono di ogni aspetto umano e terreno della vita. Altri, invece, pensano che è proprio attraversando la vita in tutti i suoi aspetti che ci si può collegare al divino.
Queste sono scelte del tutto personali. Ognuno percorre la strada che gli è più congeniale.



Maggiori informazioni http://www.tuttoscorre.net/news/cambia-la-tua-vita-premessa/

martedì 10 dicembre 2013

ANSIA, DEPRESSIONE, GIOIA, AMORE, COSA SONO LE EMOZIONI? 1)

                EMOZIONI 1

Oggi voglio parlare delle emozioni, questi strumenti potentissimi che abbiamo a disposizione.Ansia, depressione,gioia, Cosa sono le emozioni? Fondamentalmente le emozioni sono una risposta sensoriale del corpo al mondo che ci circonda, percepito attraverso i nostri sensi, per la precisione una risposta biochimica  nel corpo. Contemporaneamente il cervello registra l’esperienza creando una specifica rete neurale, come fa per ogni esperienza nuova che apprende. Quindi vediamo come funziona. Abbiamo un’esperienza nuova, la percepiamo attraverso i nostri sensi, valutiamo l’esperienza e il corpo produce delle sostanze che corrispondono all’esperienza, il cervello crea una rete neurale dell’esperienza per ricordarla e quando questa rete neurale viene attivata tante volte passa al subconscio e diventa automatico, cioè un’abitudine. Questo è il processo naturale con il quale elaboriamo le esperienze, da bambini, quando ancora non abbiamo tutte le credenze che filtrano le esperienze, perché le credenze che abbiamo filtrano le esperienze  e quindi anche le emozioni che proviamo. (i ricercatori Candace Pert in  “molecole di emozioni” e Bruce Lipton in “biologia delle credenze” hanno dimostrato questi concetti attraverso le loro ricerche). Ecco perché  le prime esperienze belle sono per noi uniche e le ricordiamo con grande piacere e nostalgia, il primo amore, il primo bacio, la prima bici, perché sono emozioni pure, filtrate da una mente pulita. Quando cresciamo cominciamo a inserire delle idee nelle reti neurali, alcune frutto delle nostre esperienze, ma la maggior parte di altre persone, genitori, insegnanti, tv, consapevolezza sociale etc….e quando le ripetiamo abbastanza diventano automatiche, cioè credenze.Fondamentalmente, le emozioni sono un sistema evoluto per semplificare le continue scelte di esperienze che facciamo nella vita, esperienza-emozione gradevole= mi piace, rifacciamola; esperienza-emozione sgradevole=non mi piace, da evitare.Nel tempo abbiamo collezionato tante esperienze negative, ricordiamoci che se attiviamo una rete neurale(atteggiamento) abbastanza a lungo(ricerche scientifiche hanno stabilito dai 21 ai 30 giorni), diventa automatico e viene controllato dal subconscio, attivando la relativa emozione.Vi è mai capitato di provare uno stato d'animo negativo, magari per diverso tempo e non sapete da dove viene? A me si .Probabilmente avete passato un periodo lungo provando quell'emozione e l'atteggiamento è diventato automatico.L'essere umano è un insieme di sistemi collegati istantaneamente tra di loro formando una rete di informazioni molto complessa ed efficiente.Quando il corpo ha uno stimolo, immediatamente il cervello elabora e risponde, ma è vero anche il contrario, cioè che quando il cervello ha un pensiero il corpo risponde istantaneamente producendo sostanze specifiche e quindi le relative emozioni.Questo significa che le esperienze sensoriali e i pensieri che abbiamo influiscono sulle nostre emozioni. Siccome le emozioni corrispondono a delle molecole prodotte nel nostro corpo, le "molecole di emozioni" girano liberamente nel nostro corpo e se si tratta di emozioni piacevoli, come gioia,amore, questo ci fa sentire bene, ma se si tratta di emozioni sgradevoli, come ansia, depressione, non ci sentiamo in gran forma.L'effetto delle emozioni sul nostro stato d'animo e sul corpo è potentissimo, ma noi non sempre lo notiamo, perché se sono diventate automatiche per noi diventa normale e ciò che per noi è normale, diventa anche naturale, anche se fa male.Vi siete mai sorpresi a fare qualcosa di fretta anche se non vi era motivo? avete mai chiesto ad una persona che è abituata ad andare sempre di fretta come si sente? probabilmente vi risponderà che è calma e tranquilla, mentre muove continuamente una gamba  o ha un leggero tic e lo pensa davvero, questo perché per noi è normale=naturale quello stato d'animo.Bene, per oggi abbiamo descritto cosa sono le emozioni, nel prossimo articolo parleremo dell'effetto che hanno su di noi e come gestirle.
BUONA VITA A TUTTI
se avete delle domande o volete esprimere una vostra opinione scrivetelo qui sotto, vi risponderò appena possibile

mercoledì 27 novembre 2013

PERCHE' IL BENESSERE PASSA DALLA TESTA 2)

         RELAZIONE TRA MENTE E CORPO

Abbiamo parlato, nella prima parte di questo articolo perché il benessere passa dalla testa 1)  ,della correlazione tra mente e corpo, dell'effetto "tossico" delle emozioni negative nel corpo e che le emozioni viaggiano fisicamente nel corpo, certo non sono l'unica causa che ci intossica, perché ci possono essere anche cause esterne, come il cibo, l'aria, il fumo, le onde elettromagnetiche, ma in linea di massima tutto ciò che non ci fa stare bene ci intossica.Quindi risulta evidente l'importanza di eliminare queste "tossine" dal corpo, per evitare il sovraccarico che causerebbe una reazione di difesa del corpo chiamata"malattia".Di questo ne parleremo in altri articoli, in questa sede ci occupiamo di come disintossicare il nostro organismo e non solo.Ci sono diversi metodi per depurare il nostro corpo,vediamoli
 1) Bere tanta acqua, almeno 2 litri al giorno, questo perché il nostro corpo è costituito per 70% di acqua e quasi tutte le funzioni avvengono in presenza di acqua o sono favorite da essa
2)  Mangiare cibi  freschi contenenti fibre, acqua, come verdure  e frutta
3)  Fare attività fisica aiuta tantissime funzioni , come l'attività cardiaca,l'umore,sudare aiuta ad eliminare tantissime tossine
4)  Ricevere massaggi o manipolazioni corporee, questo perché le emozioni si muovono nel corpo legate a delle molecole e con la manipolazione si favorisce il movimento dei fluidi e l'eliminazione delle scorie, comprese le emozioni "tossiche".
Questi non sono tutti ma i più importanti e conosciuti metodi per depurare il corpo, ma noi abbiamo parlato della connessione mente corpo, il che significa che i pensieri influiscono sul corpo, funziona cosi(le ricerche del biologo BRUCE LIPTON nel libro"la biologia delle credenze" hanno dimostrato che le cellule del nostro corpo rispondono alle sollecitazioni esterne alla cellula e siccome il mondo esterno viene percepito dai cinque sensi, ma filtrato dal cervello, i segnali che arrivano alle cellule sono quelli che ha emesso il nostro cervello, tra l'altro ha anche scoperto che i geni sono dei pulsanti, non sono programmi che si attivano da soli, quindi ci vuole qualcuno che "preme i pulsanti", quindi l'affermazione"è genetico" va riconsiderata)
Gli stimoli esterni vengono percepiti attraverso i cinque sensi,vengono inviati al cervello che ne filtra solo una parte in base alle credenze e alle esperienze passate,quindi vengono prodotte nel corpo delle sostanze in risposta all'esperienza che noi percepiamo come emozioni.Quindi, il sistema AMBIENTE-MENTE-CORPO è un sistema aperto, nel quale i componenti comunicano continuamente e si influenzano a vicenda,un po come i vasi comunicanti.GRAZIE
BUONA VITA A TUTTI
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martedì 12 novembre 2013

PERCHE' IL BENESSERE PASSA DALLA TESTA 1)

                  RELAZIONE TRA MENTE E CORPO 1)

Già da diversi anni, la medicina ha verificato che lo stress ha un' impatto negativo sul corpo, causando diverse"malattie", come gastrite, ulcera etc...Ma cosa è lo stress? Per stress si intende la massima forza che un corpo riesce a sopportare prima di rompersi.Ovviamente nel corpo umano la forza che agisce sono le emozioni sgradevoli, come ansia, nervosismo, paura,delusione etc.... e quindi più intense sono queste emozioni più è forte il sintomo che si presenta.A conferma di questo dato ci sono delle ricerche svolte da una biologa di nome Candace Pert, che ha riassunto in un bellissimo libro che si intitola: MOLECOLE DI EMOZIONI, in cui spiega che le emozioni che proviamo spingono le ghiandole del nostro corpo a produrre molecole diverse che hanno una loro frequenza specifica. Quindi questo significa che le emozioni che proviamo sono reali e se ne vanno in giro per il nostro corpo sotto forma di molecole con una frequenza specifica legandosi poi alle cellule del corpo attraverso i recettori minando il nostro benessere.La sua ricerca ha anche evidenziato che il corpo e la mente sono interconnessi da una fitta rete di scambi di informazione bilaterale, cosi un pensiero produce delle emozioni nel corpo, ma delle emozioni nel corpo producono pensieri corrispondenti.Questo lo possiamo verificare facilmente: quando provate un'emozione sgradevole a cosa pensate? riuscite ad avere pensieri piacevoli? esempio: avete appena litigato con qualcuno e siete inc....... neri, a cosa pensate? a quello che avreste potuto dire o fare, vi sembra familiare?questo perché il cervello va a ripescare dalla memoria emozioni simili legati ad eventi simili e magari vi ritrovate a pensare a qualcosa che non c'entra niente con la discussione.Potete fare la prova con un'emozione gradevole.Oppure provate a pensare a qualcosa di piacevole,meraviglioso, come vi sentite? riuscite a sentirvi a disagio? e se pensate a qualcosa di tremendo, angosciante, riuscite a sentirvi bene? Ecco perché diventa essenziale"disintossicarsi" dalle emozioni sgradevoli,che sono molecole dentro il corpo,perché se non lo facciamo rimangono sepolte nel corpo intossicando letteralmente il nostro organismo.Nel prossimo articolo parleremo dei metodi per "disintossicare" il corpo,nel frattempo vi auguro una meravigliosa vita.

Buona vita a tutti
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lunedì 4 novembre 2013

LA VISIONE OLISTICA DELL'UOMO



Da quasi un secolo abbiamo delle nozioni scientifiche che ci portano a pensare che tutta la materia esistente è energia, la famosissima equazione di Albert Einstein ci dice che la massa , quindi la materia, è in relazione all'energia    E = mc2
Quindi ciò che differenzia la materia, sta solo nell'organizzazione di questa energia,attraverso la disposizione degli atomi, delle particelle elementari e della frequenza a cui vibra l'energia.Se tutto è energia noi siamo energia immersi in un universo di energia, che quindi interagisce e produce effetti diversi, ecco perché tutti i grandi filosofi e mistici hanno sempre asserito "come dentro cosi fuori", significa che tutto è collegato e interagisce, anche noi.A questo punto la domanda ovvia che nasce è: se tutto è energia e tutto interagisce, perché ci sono cosi tante interazioni diverse nella forma, perché ci sono risultati cosi diversi se la sostanza di partenza è uguale per tutti, cioè l'energia?.Bene anche in questo caso la scienza ci fornisce degli spunti utili di riflessione.La fisica quantistica ha scoperto che al livello sub-atomico non esistono eventi predeterminati, ma è l'osservatore che influenza l'esito dell'evento.Quindi potrebbe esserci la possibilità che anche a livello macroscopico la mente possa influenzare gli eventi, del resto se la mente influenza gli atomi, perché non dovrebbe influenzare la materia che è fatta di atomi?. Lo studio del cervello ha evidenziato che le immagini che noi vediamo non sono quello che c'è la fuori, ma è un area del nostro cervello che ricostruisce l'immagine di quello che pensa di vedere  attraverso i fotoni di luce che entrano nella retina dell' occhio e il cervello le decodifica ,siccome le informazioni dall'esterno sono troppe e il nostro cervello non riuscirebbe a gestirle , le filtra secondo quello che crediamo possibile e ne fa un immagine per noi credibile.Quindi è evidente che quello in cui crediamo condiziona fortemente anche quello che vediamo e pensiamo.L'attività mentale produce un segnale misurabile attraverso l'encefalogramma, quindi deve avere una frequenza energetica e dato che tutto è energia interagisce con il resto del sistema.A questo punto diventa più evidente il motivo per cui le nostre convinzioni e i nostri pensieri influenzano la realtà in cui viviamo,che per ognuno di noi è diversa.Se dieci persone assistono allo stesso evento, le versioni saranno diverse tra loro perché ognuno lo ha filtrato e ricostruito attraverso il proprio cervello, quindi a parte le cose che tutti abbiamo stabilito vere, il resto è soggettivo.Si comprende meglio anche perché le  terapie energetiche possono essere molto efficaci, ma anche un sorriso, un abbraccio, o la sola presenza di una persona può essere gradevole o pesantissima, è l'interazione energetica, che è sempre in funzione e che ha un effetto su di noi, può accrescere le nostre sensazioni piacevoli o quelle sgradevoli.Abbiamo parlato di come i pensieri producano attività elettrica e quindi energia in forma di onde, che si propagano e si sommano a quelle simili aumentando di volume e ritornando centuplicate.Questo principio viene chiamato "legge di attrazione" e asserisce che noi attraiamo nella nostra vita l'equivalente dei nostri pensieri predominanti caricati di una forte componente emotiva.Un altro studio molto interessante sulle interazioni energetiche è la cimatica  e gli studi di Masaru Emoto sull'acqua. La cimatica si occupa dell'effetto del suono sulla materia come sabbia,polvere di ferro, scoprendo che i suoni creano delle forme anche molto complesse e che suoni diversi producono forme diverse, molto simili ai cerchi nel grano. Masaru Emoto ha scoperto che l'acqua ha una memoria ed è influenzabile attraverso diversi stimoli,suoni, parole,emozioni.Queste per me sono state informazioni illuminanti ed emozionanti, spero che possano essere utili a qualcuno.A presto con altri argomenti per me molto interessanti.
BUONA VITA
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venerdì 18 ottobre 2013

Cos'è la felicita'? come sentirsi felici

Ogni essere umano, prima o poi nella vita, si pone questa domanda: cos'è la felicita'?.E' un bisogno profondo, dettato dal desiderio di stare bene, di vivere la vita nelle migliori condizioni, di sentirsi appagati sotto tutti gli aspetti. La risposta a questa domanda è molto soggettiva,per alcuni potrebbe essere avere tanti soldi , per altri non averne tanti,per altri ancora essere famosi e avere successo.Nel tempo,la stessa idea  può cambiare, soprattutto se sei riuscito a raggiungere l'obiettivo che pensavi ti avrebbe dato la felicita',allora ti accorgi che non ha funzionato e cerchi qualche altra cosa che ti può rendere felice.La conclusione  alla quale sono arrivato è  che la maggior parte delle cose che desideriamo ha un effetto effimero, temporaneo, è come una droga che una volta che ha terminato il suo effetto, ci sentiamo come prima , se non peggio.Tutti noi lo sappiamo bene, la macchina nuova, che paghiamo in 4 o 5 anni e già prima di finire è già finito l'effetto,il telefonino nuovo, la tv ultima generazione, vestiti e tutti gli altri " giocattoli" che ci danno quella scarica per un po e poi ci annoiano, un po come i bambini che si annoiano presto dei giocattoli e non li apprezzano più e la felicità svanisce. In un certo senso è come se fossimo rimasti tutti bambini, nel senso più immaturo del termine,affascinati da questa idea di consumismo che ci ha convinti che la felicità sta nel comprare sempre cose nuove.Ad un certo punto della mia vita mi sono chiesto cosa mi rendeva felice, anche a distanza di molto tempo e non erano le macchine o i "giocattoli" che avevo avuto, ma i momenti belli che avevo vissuto, quando da piccolo facevo qualcosa con mio padre, i momenti di tenerezza con mia madre, il viso felice di mio figlio quando gioco con lui, gli occhi colmi di amore di mia moglie, insomma tutti i sentimenti alti come affetto, amore, gioia, rimangono, mentre le altre cose svaniscono senza lasciare traccia.Attenzione con questo non voglio dire che le altre cose non servono o bisogna bandirle facendo una vita da monaco,ma che non sono al primo posto nella lista delle mie priorità.  Mi sono anche accorto che quando conduco una vita frenetica, assorbito dai mille impegni e sopratutto preoccupazioni, non riesco a godermi questi bei momenti. Quindi la soluzione sarebbe allentare un po la presa e ritagliarsi un po di tempo libero per fare quello che ci fa stare bene.Ma prima di tutto è importante capire cosa vogliamo veramente, quindi conoscere se stessi.Può sembrare una banalità, ma non è cosi, molti di noi pensano di volere delle cose per essere felici, quando avrò tanti soldi,quando mi sposerò, quando avrò una casa nuova,sarò felice.Non c'è niente di male nell'inseguire degli obiettivi, anche se non ci rendono felici, perché stiamo imparando a conoscere noi stessi,ma il rischio è di sprecare una vita ad inseguire obiettivi che non ci danno quello che vogliamo.E' come se avessimo sete e pensassimo di placarla mangiando una bella bistecca, ovviamente la sete rimarrebbe.Naturalmente questo è un esempio irreale perché tutti noi abbiamo imparato a conoscere molto be i nostri bisogni primari, ma la cosa si fa più difficile quando si tratta di bisogni più sottili.Spero che queste mie riflessioni possano essere di aiuto a qualcuno che, come me sente questo bisogno di ricerca interiore.Più avanti tratterò altri argomenti inerenti questo tema, nel frattempo vi auguro 
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